Report Accoglienza

Questo report sull’accoglienza “Accogliere … per ricominciare” nasce dal confronto fra realtà che si occupano di una fascia particolarmente esposta delle nostre comunità: le persone senza dimora,
coloro che si trovano in condizione di povertà estrema, al margine nel territorio della Emilia-Romagna. L’impulso è partito dal gruppo di progettazione del percorso di “Accoglienza Invernale 2012-13” di Reggio Emilia (Comune, AUSL, Arciospedale S. Maria Nuova, Caritas Diocesana, Cooperativa Sociale Dimora d’Abramo, Associazione Papa Giovanni XXIII) e dopo un primo incontro il 13 dicembre 2012 con le realtà di Caritas Diocesane di Parma e Modena rappresentata anche dall’Associazione Porta Aperta, il confronto si è allargato anche ad altre realtà Caritas e del privato sociale delle realtà di Fidenza, Rimini, Piacenza Faenza, Cesena, Forlì e Carpi. È nata la volontà di condividere un percorso con l’obiettivo di scambiarsi riflessioni e buone prassi oltre che per avere una visione d’insieme del fenomeno. Il gruppo si riconosce nel valore della ACCOGLIENZA, principio che trova attuazione nel creare e mantenere  percorsi quotidiani di accoglienza in sinergia con le realtà che ogni territorio offre, tutelando e mettendo “al centro” le persone in difficoltà. La pratica dell’accoglienza non offre solo un servizio, ma crea un pensiero e una cultura che riconoscono
ed accompagnano il profondo e continuo cambiamento in cui siamo immersi. La prassi di accoglienza, non può non prescindere dal calo delle risorse che quasi sempre finisce per penalizzare il sociale. Il gruppo ritiene, al contrario, che sia necessario investire in politiche di accoglienza, di inclusione sociale, di prevenzione, cogliendo nel quotidiano i cambiamenti delle condizioni di povertà e contribuendo al rilancio ed allo sviluppo economico delle nostre comunità. Il gruppo di lavoro ha individuato alcuni ambiti di riflessione. DIRITTO e LIBERTÀ della persona. Le procedure, le modalità di intervento, i criteri d’accesso non raramente finiscono per limitare o addirittura ostacolare l’accoglienza, se non sono saldamente ancorati ai diritti della persona ed alla sua libertà di scelta.

ACCOGLIENZA INVERNALE. Il periodo invernale rimane il momento più critico per chi vive per strada. Forte è l’esigenza di scambiare esperienze, sulla base di un quadro generale. Fondamentale la formazione degli operatori, la prevenzione e l’animazione del territorio. Questi interventi devono entrare a pieno titolo nella pianificazione di zona, superando l’approccio attuale che li confina in un’area residuale.

ACCOGLIENZA AL FEMMINILE. Fra le persone che vivono in strada, la condizione femminile evidenzia una ulteriore fragilità. Oltre a registrare una carenza di posti, la problematica diventa ulteriormente  complicata quando si interseca con la tossicodipendenza, prostituzione e transessualità.

LA STAZIONE. Luogo simbolico, ma anche riferimento obbligato per chi vive in strada, specialmente per chi non rientra nel circuito di accoglienza offerto nella diverse città. Proprio per questo il rapporto fra stazioni ferroviarie e marginalità merita un approfondimento ed un confronto a partire dal diverso modo in cui lungo la linea ferroviaria emiliano – romagnola è stato affrontato questo problema. Questo report intende dare una visione di insieme relativa alla realtà emiliano – romagnola, offrendo sia alle istituzioni, al terzo settore, e alla Chiesa locale, elementi di riflessione su un fenomeno, statisticamente forse poco rilevante, ma sicuramente in ascesa e che, comunque, segna il livello di civiltà delle nostre comunità e come tale merita una particolare attenzione.

ACCOGLIERE PER RICOMINCIARE Report 2013: Report Accoglienza

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