Convegno Caritas: “Per uno sviluppo integrale dell’uomo”

Il 39° Convegno nazionale delle Caritas diocesane si è svolto a Castellaneta Marina (TA), presso la struttura “Calanè Village” (Strada Statale 106 km 466.600), da lunedì 27 a giovedì 30 marzo 2017 con il titolo “Per uno sviluppo umano integrale”.

 Il Convegno ha proposto una riflessione sui temi dello sviluppo, nelle dimensioni della pastorale, della cultura e dell’operatività concreta, a livello nazionale, europeo e internazionale per orientare il cammino futuro, proprio alla luce delle tematiche e degli orientamenti legati al nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale recentemente istituito da Papa Francesco.

Da tempo chi lavora nel sociale ha chiaro che la persona va accompagnata in tutte le sue dimensioni, valorizzando le relazioni che la definiscono e attivando le sue capacità residue. Anche chi lavora nella pastorale ha chiaro questo principio, purtroppo però, spesso non si riesce a tradurlo in percorsi concreti e strutturati. Gli ultimi due Convegni ecclesiali nazionali ci hanno offerto proposte innovative per assumere la persona nella sua globalità: a Verona abbiamo individuato gli ambiti (tradizione, cittadinanza, affettività, fragilità, lavoro e festa), mentre a Firenze si sono indicate le vie per un nuovo umanesimo (Uscire, Annunciare, Abitare, Educare, Trasfigurare) desunte dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco, ma queste indicazioni non hanno trovato ancora applicazioni precise. Proprio il Papa, ora, ha dato avvio ad una nuova forma organizzativa dell’evangelizzazione che rappresenta però anche un metodo di lavoro, creando due nuovi dicasteri: uno per i Laici, la famiglia e la vita; un secondo, che ha chiamato per lo sviluppo umano integrale e che raggruppa la promozione della giustizia e la pace, le migrazioni, la salute, le opere di carità e la cura del creato. Questa scelta avviene nell’anno in cui ricordiamo il 50 anniversario della promulgazione dell’enciclica Populorum progressio del Beato Paolo VI che contiene una definizione molto chiara di questo concetto: “ Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere autentico sviluppo, deve essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l’uomo…. Ciò che conta per noi è l’uomo, ogni uomo, ogni gruppo di uomini, fino a comprendere l’umanità intera”.

Caritas Italiana e le Caritas diocesane hanno inteso raccogliere questa indicazione del Papa mettendo al centro del loro convegno annuale la domanda: come la caritas può favorire lo sviluppo umano integrale? A partire da problematiche annose e attuali come lo sfruttamento del lavoro, la disoccupazione, il degrado ambientale, la disgregazione familiare risulta ancora più urgente un cambio di sguardo e di prospettiva. Ciò significa un rinnovato stile di ascolto e condivisione per proteggere la persona contro la sua autodistruzione, difendere la sua dignità prima ancora dei suoi diritti; un approccio emancipativo per rendere i poveri protagonisti del loro riscatto; un’attenzione prioritaria ai giovani, alle comunità, ai volontari e operatori, all’infanzia; un metodo da aggiornare e rivedere illuminandolo con la complessità della vita delle persone che incontriamo. La Caritas e con essa tutta la pastorale, in collaborazione con i servizi sociali, la politica, l’economia, la altre religioni sono chiamati a realizzare lo sviluppo umano integrale mettendo al centro ogni persona come soggetto attivo della comunità e la comunità come luogo di risorse autentiche e di necessaria partecipazione (Don Soddu).

Sauro Bandi   – Delegato Regionale Caritas Emilia Romagna

Una piccola rappresentanza della delegazione Caritas Emilia Romagna al Convegno nazionale
foto delegazione caritas er convegno

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