Delegazione
La Delegazione Caritas Emilia Romagna è un organismo pastorale della Conferenza Episcopale Regionale ed è presieduta dal Vescovo delegato della CEER per la carità; è costituita dai direttori delle quindici Caritas diocesane presenti sul territorio dell’Emilia Romagna ed ha un Delegato Caritas regionale nominato dai vescovi tra gli stessi direttori
Vescovo delegato della CEER per il servizio della carità in Emilia Romagna : S. Ecc. Mons. Douglas Regattieri (regattieri@cesena-sarsina.chiesacattolica.it)
Delegato regionale Caritas Emilia – Romagna: Sauro Bandi – direttore Caritas Diocesi di Forlì – Bertinoro (direttore@caritas-forli.it)
Come si evince dallo Statuto di Caritas Italiana, il Delegato regionale svolge un duplice ruolo, come membro del Consiglio nazionale di Caritas italiana e come incaricato ufficiale della Conferenza Episcopale Emiliano romagnola(CEER): da un lato portando le esperienze delle Caritas della Regione a livello nazionale e, viceversa, trasmettendo gli orientamenti nazionali a livello locale; dall’altro, come collaboratore della CEER per la pastorale della carità , portando in tale sede riflessioni e proposte di attività. Inoltre è fondamentale l’attività di collegamento tra le Caritas diocesane, promuovendo iniziative comuni nei vari ambiti di attività .
In questo senso, il lavoro del Delegato può attuarsi mediante l’attenzione al lavoro portato avanti dalla singola Caritas diocesana; un’attenzione di animazione, soprattutto per valorizzare le varie dimensioni pastorali e raccordare maggiormente la Caritas con il territorio (la Caritas parrocchiali in particolare); un lavoro di promozione continua di cammini formativi comuni per tutti gli operatori impegnati, a vari livelli, nei servizi di prossimità .
Nel rapporto tra Delegazione regionale e istituzioni civili presenti sul territorio, il lavoro va compiuto secondo molteplici modalità: innanzitutto occorre discernere con esattezza i vari ambiti di impegno delle istituzioni in relazione alle attività Caritas, precisando i termini formali della collaborazione, in modo particolare con l’ente Regione, così come è necessario definire le modalità di presenza all’interno di Organismi partecipativi pubblici. Occorre poi approfondire la conoscenza delle leggi, definire i livelli di collaborazione, salvaguardando sempre l’autonomia delle Caritas diocesane e contribuire al dibattito con idee, proposte, promozioni di convegno e altro.
Al proprio interno è suddivisa in tre Gruppi regionali, che corrispondono ai Gruppi nazionali di Caritas Italiana, all’interno dei quali si sviluppano diversi Coordinamenti tematici, suddivisi per aree per affrontare con sempre maggior puntualità le esigenze specifiche territoriali.
Equipe di Delegazione e Gruppi regionali
Segreteria di Delegazione: Serena Muracchini e Paolo Rabboni – Via S. Eufemia 13, 41121 Modena
- -Promozione Caritas: Cesare Giorgetti – Caritas Rimini
- – Promozione Umana: Luca Gabbi – Caritas Imola
- – Promozione Mondialità: Francesco Millione – Caritas Piacenza
Il Gruppo Regionale Promozione Caritas sviluppa in modo particolare un’attenzione unitaria al promuovere Caritas, favorendo lo sviluppo di prassi capaci di esprimere progetti di:
- – accompagnamento alla costituzione e all’assunzione di un metodo unitario di lavoro delle équipe delle Caritas diocesane e della Delegazione regionale Caritas;
- – formazione dei componenti delle équipe Caritas diocesane;
- – promozione e accompagnamento degli strumenti pastorali: centri di ascolto, Osservatori e Laboratori diocesani
- – promozione e accompagnamento delle Caritas parrocchiali;
- – studio, ricerca e documentazione…
- – pastorale unitaria…
- – comunicazione e cura delle reti pastorali sul territorioLa natura stessa dell’organismo pastorale Caritas è quella di «promuovere anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale italiana» (cfr. Statuto, art. 1). Si può quindi affermare che la Chiesa costituisce il primo destinatario dell’azione della Caritas, chiesa che può chiamarsi comunità nella specifica forma della parrocchia.
Gruppo Regionale Promozione Umana
I poveri costituiscono il “pulpito” della Caritas. Se non li incontrasse e non li servisse essa non potrebbe svolgere il proprio compito pastorale. All’ambito Promozione umana sono riconducibili tutte le azioni di sevizio ai poveri, dirette o indirette.
Il Gruppo Regionale Promozione Umana sviluppa in modo particolare un’attenzione unitaria al promuovere servizi socio-pastorali e politiche sociali, favorendo lo sviluppo di prassi capaci di esprimere progetti di:
- – cura dei luoghi dell’ascolto, dell’osservazione, dell’accoglienza e della relazione con i poveri;
- – cura delle varie aree di bisogno/volti della povertà ;
- – attenzione al territorio e alle politiche sociali
- – cura delle risorse impegnate a servizio dei poveri: giovani e ragazze in servizio civile volontario, gruppi e realtà di volontariato vario, mondo della cooperazione, istituti di religiose e religiosi, famiglie solidali;
- – interventi in situazioni di emergenza a livello nazionale, dalla risposta immediata alla riabilitazione e sviluppo
- – coordinamento e collaborazione delle associazioni e delle realtà diocesane a carattere socio-assistenziale
Gruppo Regionale Educazione alla Mondialità
Lo Statuto chiede alla Caritas di farsi carico, in termini educativi, anche di altri destinatari: il mondo, inteso anche come territorio, con i suoi abitanti, le Istituzioni, i servizi, le diverse realtà sociali.
Il Gruppo Regionale Educazione Mondialità sviluppa in modo particolare un’attenzione unitaria al promuovere prassi e cammini di educazione alla mondialità capaci di esprimere progetti di:
- – intervento nelle emergenze a livello internazionale;
- – cooperazione internazionale;
- – cammini di accompagnamento delle Chiese locali;
- – azioni di difesa e tutela dei diritti dei popoli più poveri;
- – percorsi di riconciliazione